IL FU MATTIA PASCAL

«Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire»

I. Calvino, Perché leggere i classici

Mattia Pascal vive una vita infelice intrappolato in un matrimonio in cui non crede e con una situazione economica precaria. Decide così di fuggire a Montecarlo, dove vince una grossa somma di denaro al casinò. Durante il viaggio di ritorno, legge su un giornale che il corpo di un uomo, identificato come lui stesso, è stato ritrovato nel suo paese e sepolto. Mattia vede in questo incidente l’opportunità di sfuggire alla sua vecchia vita e di ricominciare da capo con una nuova identità, ma la mancanza di radici e la costante solitudine gli faranno rimpiangere il vecchio se stesso che, tuttavia, non esiste più.

Questo nuovo allestimento si propone di mettere al centro una riflessione sulla condizione umana, l’identità, l’esistenzialismo, e l’alienazione, ponendo l’accento sull’amara ironia sottesa alla vicenda del protagonista e sulla grande attualità dell’opera di Pirandello: come non pensare infatti a quanto sia “relativa” anche la nostra realtà contemporanea, divisa tra il tangibile e il virtuale, dove la ricerca della nostra identità passa forzatamente attraverso l’immagine che creiamo nei nostri profili social?

Scheda dello spettacolo

Durata: 1 ora e 15 minuti + incontro/dibattito al termine

Adatto a: Secondaria inferiore classi 3°, superiore classi 4°/5°

Allestimento: Nei locali dell’Istituto scolastico o in altro spazio teatrale